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Milano Via Gioia

Milano Via Gioia

L’intervento, che si connota come recupero funzionale e morfologico di una “discontinuità urbanistico-edilizio, è parte di un impianto urbano composto da una teoria di edifici costruiti “a cortina” lungo l’asse di via Melchiorre Gioia

a ridosso degli interventi che nei vari anni, a partire dall’interramento del naviglio Martesana effettuato negli anni 60, hanno composto il “Centro Direzionale” della città di Milano sino agli ultimi significativi interventi che di fatto, attraverso il loro linguaggio architettonico, hanno modificato l’immagine di tutta la zona.
La cortina di cui fa parte l’area di progetto si compone per la maggior parte degli edifici sui temi cari al linguaggio architettonico degli anni ’60 e ’70 con unica eccezione per l’edificio ad angolo con via Sondrio che ha invece un riferimento a linguaggi del razionalismo d’oltralpe pur in chiave reinterpretata.

In termini Planovolumetrici la scelta compositiva del progetto, in coerenza con l’impianto morfologico, sviluppa la sua massa principale a ridosso della via M.Gioia a riempimento della cesura esistente nella cortina edilizia.
Questo assetto propone la costruzione classica del lotto urbano in totale coerenza con l’intorno immediato ove la saturazione dei cortili ha di fatto costruito la città sedimentata con la quale il progetto necessariamente si confronta.
Proprio dal confronto con l’intorno immediato nascono le idee portanti del disegno compositivo della facciata: dalla analisi delle partizioni e dei ritmi delle bucature degli esistenti edifici consegue la necessità di affermare un nuovo disegno, non a caso la scelta di porre in
discontinuità formale, rispetto alla teoria di regolari bucature di tutta la cortina edilizia, la facciata dell’edificio fa chiaro riferimento alla nuova immagine che Milano sta offrendo.

Ovviamente ciò non toglie che il progetto pur nella discontinuità di passo recuperi alcuni elementi tipici della città storica, in primo luogo la cortina edilizia, in totale rispetto alle norme urbanistiche ma anche elementi storici dell’edilizia milanese quali i bowindows che tanta parte hanno avuto nel linguaggio architettonico milanese, in particolar modo legato alla costruzione storica della residenza.
Tali strutture formali vengono reinterpretate alla luce del nuovo linguaggio architettonico fatto di elementi leggeri e trasparenti che, in discontinuità con l’esistente, rivelano sì un linguaggio ancorato ad elementi costitutivi della città storica ma anche costruito dai nuovi materiali che permettono anche diverse partizioni dello “spazio facciata”.

Date:
Category:
Ubicazione:

Milano Via Gioia

Committente:

Residenza Binda S.r.l.

Stato dei lavori

Lavori in corso (2020)

Volume complessivo:

5.000 Mc